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01/04/2025Come funziona la respirazione

Il vocabolo respirare deriva dal latino “respirare” ed è composto da “re” prefisso durativo e “spirare” —> soffiare.
Il respiro a ben guardare è un soffio singolo in fuori, l’espiro, o in dentro, l’inspiro, ma è l’alternanza delle due emissioni di fiato che descrive in modo completo l’azione del respirare.
Chi si occupa della respirazione nel nostro corpo?
La respirazione consiste nell’assunzione di ossigeno durante l’ispiro e nell’eliminazione di anidride carbonica durante l’espiro. Nella prima l’aria – che sarebbe opportuno entrasse dal naso e non dalla bocca – dopo aver attraversato le vie aeree superiori ed i bronchi penetra negli alveoli polmonari, nella seconda i polmoni espellono l’anidride carbonica.
L’addetto alla respirazione è l’apparato respiratorio.
Fanno parte dell’apparato respiratorio:
Naso, faringe, laringe, tranchea, bronchi, gabbia toracica, diaframma, polmoni.
Respirazione esterna e interna
La respirazione è la risultanza di due diversi processi: la respirazione esterna o polmonare e la respirazione interna o cellulare. Questo perché la respirazione è uno scambio, quasi simultaneo, tra ossigeno atmosferico proveniente dall’esterno e anidride carbonica proveniente dalle nostre cellule.
Da dove proviene l’anidride carbonica che si espelle col respiro?
Il sangue trasporta l’ossigeno alle cellule dell’organismo. Grazie all’apporto di ossigeno, le cellule bruciano il glucosio ricavato dall’alimentazione. In questo processo si formano anidride carbonica –> CO2 e acqua.
La respirazione è volontaria o involontaria?
In genere, la respirazione è un processo automatico, controllato inconsciamente dal centro respiratorio posto alla base del cervello. La respirazione continua durante il sonno e normalmente anche in stato di incoscienza. Ma chiunque abbia praticato yoga o attività fisica in palestra avrà incontrato insegnanti cha hanno guidato la respirazione attraverso esercizi specifici. La respirazione infatti può essere lasciata all’automatismo della muscolatura liscia involontaria che riveste le strutture polmonari, oppure può essere guidata dalla nostra volontà a seguire un determinato ritmo.
Quanti tipi di respirazione esistono?
Esistono due modalità di respirazione:
- Toracica —> l’aria viene inglobata nella parte alta del torace innalzando le clavicole e le prime coste. Respirano in questo modo prevalentemente le donne
- Diaframmatica o Addominale —> l’aria viene inviata nella parte inferiore e laterale e gonfia anche basse coste e ventre. Respirano in questo modo i bambini e la maggior parte degli uomini
Come eseguire correttamente la respirazione diaframmatica
Il diaframma è un muscolo a forma di cupola, situato subito al di sotto dei nostri polmoni e separa la cavità toracica da quella addominale. Quando si inspira il diaframma si abbassa consentendo all’aria di penetrare sino alla cavità addominale, quando si espira il diaframma si alza spingendo fuori l’esalazione.
Durante l’inspiro il movimento è verticale e provoca un allargamento della gabbia toracica verso l’esterno frontalmente, lateralmente e in parte anche dietro. Le coste sono infatti collegate alla colonna vertebrale, perciò ogni loro spostamento si ripercuote sul rachide.
Durante l’espiro invece la cassa toracica, svuotata dell’aria che la espandeva, si affloscia su se stessa e ciò si può sia vedere che sentire frontalmente, lateralmente e dietro.
Piccola pratica di respiro
Ti suggerisco di coricarti in posizione supina, schiena poggiata a terra, e di mettere le mani lateralmente nella zona tra seno/pettorali e addome. Durante la fase di inspirazione sentirai uno spostamento delle mani verso l’esterno. Analogamente puoi avvertire che anche la schiena viene schiacciata a terra dall’aria che penetra.
Hai sperimentato la respirazione diaframmatica!
Sento spesso suggerire di contrarre o gonfiare gli addominali durante la respirazione diaframmatica, ma non serve. Infatti, mantenendo la stessa posizione descritta sopra e spostando soltanto una delle mani sul ventre, puoi notare che anche l’addome segue lo stesso movimento naturale di innalzamento ed abbassamento dovuto all’aria che entra e che esce.
Ma contrarre gli addominali durante gli esercizi di respirazione addominale credendo di facilitare la respirazione è falso perché ne blocca il movimento. Analogamente forzare un gonfiore nella zona del ventre non aiuta a portare aria più in profondità, ma corre il rischio di distrarre e bloccare involontariamente il respiro, oppure di concentrare l’attenzione – anziché sull’onda del movimento del respiro – sul gesto specifico del gonfiare l’addome perdendo di vista che quella è una conseguenza dello spostamento dell’aria, non la causa.
Vantaggi della respirazione diaframmatica
La respirazione diaframmatica è un ottimo esercizio per sviluppare la capacità polmonare. Inoltre il movimento del diaframma aiuta la peristalsi e fortifica gli addominali. Ascoltare e accompagnare consapevolmente il ritmo del diaframma aiuta a rilassarsi e calma in caso di eccessivo nervosismo.
Una curiosità sull’intenso rapporto colonna vertebrale/respiro
Come detto in precedenza, le coste sono collegate al rachide. La colonna vertebrale è formata da 33 vertebre ripartite in 7 vertebre cervicali, 12 vertebre toraciche, 7 vertebre lombari e 2 vertebre sacrali. Ogni vertebra ha possibilità di movimento sia in flessione che in estensione. Ad ogni respiro, inspiro+espiro, avvengono i due movimenti. È straordinario come cervicali-lombari e dorsali-sacrali compiano lo stesso movimento durante la respirazione. Ossia le cervicali-lombari flettono durante l’inspiro ed estendono durante l’espiro, al contrario delle dorsali-sacrali che estendono durante l’inspiro e flettono durante l’espiro. Quest’onda concorre a massaggiare il rachide e gli organi interni ad esso adiacenti, mantiene la stabilità della colonna, aiuta la peristalsi ed ossigena i tessuti.
Impariamo a conoscere meglio gli “strumenti” della respirazione
Per chi volesse approfondire come sono fatti i singoli componenti dell’apparato respiratorio e il suo funzionamento ecco una breve e semplificata descrizione:
Naso
Il naso è composto da due narici, attraverso cui l’aria entra nel corpo. È importante inspirare non con la bocca ma col naso, l’organo deputato alla presa d’aria, perché le coane nasali sono calde, umide, ricoperte di peletti e producono acqua e muco utili per intrappolare polvere e batteri. La magia che compie il naso è quella di riscaldare l’aria per non danneggiare gli organi in cui passa, umidificarla per non danneggiare i polmoni e purificarla.
Faringe e Laringe
Dal naso l’aria passa alla faringe, posta dietro la lingua, una cavità a forma di imbuto che consente il passaggio dell’aria e degli alimenti nell’apparato digerente. Nel punto in cui il canale dell’aria e il canale alimentare si separano, si trova una spessa membrana che forma una piega, l’epiglottide, che impedisce al cibo di penetrare nelle vie aeree. Dalla faringe l’aria passa nella laringe, che contiene le corde vocali, membrane che vibrano al passaggio dell’aria e producono suoni che poi sono trasformati in parole dai movimenti della lingua e delle labbra.
Trachea e Bronchi
Dalla laringe l’aria passa nella trachea, un tubo di anelli di cartilagine che ha il compito di purificare l’aria grazie a ciglia vibratili. La parte inferiore della trachea si divide in due rami —>i bronchi che si dirigono ciascuno verso il proprio polmone, destro o sinistro, ramificandosi in rami sempre più piccoli, i bronchioli—> che vanno a terminare negli alveoli polmonari, piccole vesciche avvolte da capillari sanguigni. I bronchi, i bronchioli e gli alveoli polmonari costituiscono l’albero bronchiale. È negli alveoli polmonari che avviene lo scambio gassoso: l’aria si carica di biossido di carbonio cedendo ossigeno.
Gabbia toracica e Diaframma
La gabbia toracica è formata dallo sterno, da 12 coste che circondano il torace partendo dalla colonna vertebrale e dalla colonna vertebrale. La gabbia toracica protegge i polmoni e gli altri organi presenti nel torace. Contiene i polmoni che poggiano sul diaframma.
Polmoni
I polmoni occupano gran parte dello spazio interno del torace. Il polmone destro é più grande del sinistro. La loro superficie esterna è rivestita da una membrana, la pleura, formata da due strati, uno aderente ai polmoni e l’altro alla gabbia toracica: tra i due c’è il liquido pleurico che funziona da lubrificante, facilitando il movimento di contrazione ed espansione dei polmoni.
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